Si riparte!

E finalmente, dopo tre settimane che mi sono sembrate eterne qui a Faramontanos, si riparte. E spero che questo viaggio mi guarisca da quello che mi sembra un principio di depressione, sicuramente dovuto alla morte di Toby da cui non riesco a riprendermi.
La Dolores, detta Lola, la mia MTB che mi aspettava qui alla “casa azul y amarilla” già freme; la Kūbiňa, con qui ci sono arrivata, prenderà il suo posto.
Ho aumentato lo spazio di “immagazzinamento” perché ormai siamo in settembre e, nei quasi quattro mesi che passerò pedalando, per ora ancora per l’Europa, dovrò affrontare vari cambi di temperatura. Ho riempito di vestiti le borse laterali posteriori, una con quelli tecnici da bici e l’altra con quelli normali per quando starò ferma.
Elenco:
2 cambi estivi, due autunnali, due invernali, comprensivi di calzini di vario peso
Giacchina da mezza stagione
Giacca in wintex
Giacchino antipioggia/antivento in grafene
Guantini mezze dita, guanti con dita leggeri, guanti pesanti a cui abbinare eventualmente i sottoguanti
Un paio di jeans pesanti
Pantaloni leggeri
Tre magliette leggere, una termica, due secondo strato
Una camicetta senza maniche, una con maniche lunghe
Un cardigan di medio peso
Un piumino leggero
Due pile
Biancheria, la mia camicia da notte da viaggio (sempre quella)
Un paio di scarpe Salomon in Gore Tex
Un paio di ciabatte di gomma
Asciugamani e accappatoio in microfibra
Nelle tasche delle borse i materiali per la manutenzione/riparazione della bici: gioco di attrezzi miniaturizzato con brugole e cacciaviti, camere d’aria autosigillanti per le ruote di bici e carrello, falsamaglia per la catena, olio, pinza-tronchesino, pompa.
Nel borsone da portapacchi hanno trovato posto la tenda, una sedia da campeggio pieghevole, un cuscino gonfiabile, la roba per la pioggia: pantaloni inpermeabili da indossare sopra gli altri, sovrascarpe impermeabili, calzini impermeabili, giacca antipioggia, copricasco, il necessaire per il bagno, quello per il pronto soccorso e, sopratutto, il sacchetto con le ceneri di Toby. Questo sarà l’ultimo viaggio che faremo insieme.
Nella borsa da manubrio, rubata al bikepacking:
Sacco a pelo, materassino gonfiabile, sacco lenzuolo, borsone pieghevole per quando prenderò un traghetto, materiale elettrico per il campeggio. E nel borsino applicato sopra: macchina fotografica, fazzoletti, spray al peperoncino, occhiali.
Sulle spalle avrò lo zainetto Camelbak con appunto la camel, i documenti, le chiavi… insomma le cose importanti da tenere sempre con me.
Il carrellino, una volta di Toby, ora ospiterà Laila. Sotto di lei un contenitore di plastica con coperchio contenente le borse per bici e tutto il resto nel caso dovessi prendere un treno (non voglio ripetere l’esperienza di Madrid), una scatola di plastica per i croccantini, le bustine di pappa umida, la ciotola cibo + acqua, il lucchettone antifurto da due chili.
Non posso per ora pubblicare l’itinerario, la foto e troppo grande e senza pcnon la so ridimensionare. Agrandi li ee:
senda del Duero, eurovelo 3 fino aBordeaux, Bretagna, Normandia, Gran Bretagna, Belgio, Olanda, Danimarca, Germania (passando per Berlino), Austria, penisola balcanica e ritorno, spero per Natale.
Hoy hemos estado contigo en Toro. Que tengas un feliz viaje. Que experiencia más bonita!!.
Gracìas! Y os pido disculpa por el retraso en contestar: el viaje está haciendise muy duro 😓