A piedi, in bicicletta… ma con un’auto di appoggio
28 settembre 2023
Ebbene sì, sto per affrontare un nuovo viaggio con una nuova modalità: durante il giorno mi muoverò a piedi o, per la gran parte, in bicicletta, ma la notte dormirò nella tenda che ho montato sul tetto dell’auto. Tutto nuovo, macchina e tenda. Ho fatto il salto di dimensioni, dalla Panda (mitica) alla Dacia Jogger, una station wagon bella spaziosa, tanto da accogliere, ripiegando solo un terzo del sedile posteriore, bici, carrellino e bagagli vari. Oltre a Laila che ci dormirà anche. Io invece dormirò nella mia tenda made in China, tipo la Columbus, che si apre a libro quasi da sola e che, credo e spero, mi offrirà un sonno confortevole.
Arrivata dopo quasi due mesi, via nave fino in Olanda e poi via terra con uno o più corrieri, ha spazzato via in un momento tutti i miei timori di avere magari preso una fregatura. Invece tutto regolare: è di ottima qualità e mi è costata circa la metà di quella dell’Autohome. Grandi cinesi! L’unico problema è stata la mancanza del libretto di istruzioni, ma tra il mio amico Charly che mi ha aiutato a montarla, e la sottoscritta, con un’intuizione lui ed una io, abbiamo capito come usare tutta la pletora di viti, bulloni, piastrine ed ammennicoli vari. Anche per fare stare su la verandina ho trovato un sistema, che sospetto non sia quello giusto, ma alla fine basta che funzioni.
Oggi ho caricato tutto (un sacco di roba) e domani si parte. Comincerò col visitare un po’ di amici: il Gabriele, che in questi giorni si è preso una vacanza dalla Sicilia nella natia Bergamo, Cinzia e Roberto a Malè, in val di Sole, che mi aspettano con ansia (soprattutto Cinzia aspetta con ansia Laila), per finire, per ora, con Anna e Paolo in Slovenia. L’ultima volta che ho visto Anna, conosciuta nel lontano 2006 sul cammino di Santiago, il primo per entrambe. ero con Toby, che si era trovato benissimo con i suoi nove gatti. Chissà Laila che reazione avrà… alla peggio dormirà in macchina anche quella notte.
Fin qui solo macchina e qualche escursione a piedi: dopodomani in montagna sulla Presolana con Gabriele e il suo amico Roberto che vanno a scalare, gli altri giorni si vedrà. Comincerò a pedalare quando lascerò Anna e Paolo. Penso di scendere verso Zagabria e poi di puntare verso il mare, ma sotto Spalato perché da lì a Trieste l’ho già fatto in bici qualche anno fa, lungo la costa. Passerò quindi da Sarajevo, guerra permettendo, e da Mostar e mi farò anche le isole che ci sono appena a sud di Spalato, poi scenderò lungo la costa fino alla Grecia, me la girerò un po’ e tornerò in nave a Brindisi. Andrò a trovare Genevieve, la mia amica belga che si è trasferita in Puglia e ritornerò dall’interno.
Il percorso sarà per forza di cose piuttosto arzigogolato perché dovrò studiare giorno per giorno itinerari ad anello tra i cinquanta e gli ottanta chilometri a seconda dei dislivelli che incontrerò e, una volta tornata alla macchina, approfitterò delle ore serali anche per portarmi al punto di partenza dell’indomani.
Dovrebbe funzionare. Avere l’appoggio della macchina comporta una serie di vantaggi: si possono percorrere in auto i tratti in cui non ci sono alternative alle strade trafficate. si possono portare con sé molte più cose e comunque viaggiare più leggeri perché rimane tutto in macchina. Ho già scaricato la app Park4night che ti indica tutti i posti dove si può parcheggiare con un camper così dovrei anche stare più tranquilla a lasciare la macchina tutto il giorno.
Insomma, speriamo bene! Questo sarà un viaggetto di prova, in attesa di rinnovare il passaporto, cosa diventata ormai molto difficile: sono riuscita dopo mesi ad ottenere un appuntamento verso fine novembre e quindi intorno al venti vorrei essere di ritorno, anzi, devo. Con un anno in più: l’11 novembre è il mio compleanno J
Un raro momento senza carichi la scorsa estate, Adesso diventerà la regola Il mio itinerario di massima