La Faute sur Mar – Marans -Angoulin
1 – 2 settembre 2021. 122 km
Prima ancora della sveglia del telefono, impostata sulle sei, mi sveglia un russare vicino. È ancora buio, ma dalla sagoma avvolta nel sacco a pelo stesa poco più in là, capisco che l’amaca di H., almeno per stanotte, non è stata una scelta felice.
Partiamo presto. Un cartello della Velodyssée dice che a La Rochelle mancano poco meno di cinquanta chilometri, tra qualche ora, un altro mi dirà che ne mancano sessanta. Mistero. Forse che ci sono percorsi diversi?
Non mi ricordo bene quando, ma alla prima occasione H. ne approfitta per prendere il largo; poi io sbaglio strada, credo un po’ volutamente. Per non rischiare di raggiungerla e soprattutto per fare correre un po’ Toby su un bel sentiero sterrato lungo un canale con mucche e cigni all’uscita di Triaize, dopo la pausa colazione. Un bel sentiero che non mi fa avanzare però, perché giunta a Chasnais, mi rendo conto di aver proceduto nella direzione opposta: 7 + 7 chilometri gratis, i primi in leggera salita, i secondi in discesa. Faccio conto di aver portato fuori il cane. Per il pranzo potrei fermarmi ancora a Triaize, ma psicologicamente non me la sento. Continuo a pedalare lungo la Velodyssée fino a Marans, dove decido di fermarmi. C’è un campeggio e la reception è ancora aperta, così come sono aperti il Super U e il chiosco che vende la frutta. Faccio rifornimento di viveri; monto la tenda e vado a vedere se qualcuno di quei bei ristorantini lungofiume è ancora aperto. Macché, alle dieci di sera è già tutto tristemente chiuso. Me ne torno mogia mogia sui miei passi e ceno con la frutta e qualche biscotto acquistati prma.
A La Rochelle ci arriverò domattina. Come pensavo, è una città bellissima, piena di canali e di ponti. Me la giro ben bene, me la godo. Quando esco da La Rochelle cerco un paese lì vicino dove, se trovo un camping sul mare, posso farmi un bagno e poi la doccia.Trovo un’indicazione di camping ad Angoulin, ma non accettano tende, solo mobil home. Beh, il bagno e la doccia li ho già fatti sulla spiaggia poco più indietro, era troppo bello il sole caldo del tramonto per non approfittarne; mi fermo a mangisre qualcosa al ristorante del mio campeggio mancato. Qui mi suggeriscono di accamparmi in un prato vicino all’area camper dove c’è già un ragazzo che dome in tenda. È francese, si chiama Marvin e si sta godendo quslche giorno di vacanza dopo aver terminato un lavoro stagionale. Non dorme ancora, ha la luce accesa in tenda. Esce a darmi una mano a montare la tenda, parliamo un po’ e ci auguriamo la buonanotte.
Missione La Rochelle compiuta!





















































