Notre Dame sur mer – Les Sables d’Olonne

17 Settembre 2021 0 Di wp_1499909

30 agosto 2021. 70 km stimati

… stimati perché si è scaricata la batteria del contachilometri. Comunque quelli totali non li cancella e quando troverò l’appunto con i chilometri alla partenza potrò conoscere la lunghezza del mio viaggio.
Punto su La Rochelle; non ci arriverò oggi, probabilmente domani. Mi dicono che é una città molto bella, ma per me già il nome è evocativo: a parte un romanzo di Simenon ambientato qui, sono i ricordi di scuola a farla da padrone,  o meglio i miei approfondimenti personali sulla storia della rivoluzione francese… la Vandea controrivoluzionaria con cuore in La Rochelle… E invece scopro che La Rochelle non è neanche in Vandea!
Qui però siamo in Vandea e pedalando lungo il mare si sussegue tutta una serie di paesini e paesoni, tutti con nomi di santi… Saint Jean de Monts, Saint Gilles Croix de Vie, Saint Hilaire de Riez, il primo caratterizzato da una bella costa rocciosa con scorci pittoreschi e da un’urbanizzazione selvaggia, con enormi casermoni destinati ai vacanzieri, negli altri invece le case sono in stile coloniale, molto carine.
Il mio piano di viaggio meno ambizioso prevedeva Les Sables d’Olonne. Ci arrivo intorno alle sette e seguo le indicazioni di un campeggio, la cui reception aveva appena chiuso. C’è un numero da chiamare, mi risponde uno che, tagliando corto, mi dice: “C’est fermé”. Poi arriva su una di quelle macchinette che usano anche nei campi da golf e mi invita ad andarmene. Mi indica un altro campeggio dove potrei trovare posto. Quando poi, su indicazione di un giovane padre, giamaicano credo, dal look alla Bob Marley, che mi assicura che vicino alla sua roulotte c’è una piazzola libera, faccio per rientrare, l’energumeno di prima mi vede e minaccia di chiamare la polizia se non me ne vado immediatamente.
Quando viaggi in bicicletta, considerando che sei una donna, sola, quest’anno pure con un cane che ispira simpatia e tenerezza in quasi tutte le persone che lo vedono, di solito trovi solidarietà, ma a volte incontri brutta gente così sulla tua strada il cui agire é dettato solo dal profitto economico che possono trarre da te.
Vado a cercare un altro campeggio la cui reception sarà ovviamente chiusa. Ne trovo uno con piscina e toboga, dominato da un grande mulino. Un signore che incontro all’entrata mi dice che c’è un numero da chiamare. No, grazie. Monto la tenda in una piazzola con luce, faccio il bucato e mangio le due cose che ho con me. Domattina si vedrà.

Si passeggia zulla spiaggia, ben vestiti, però. Fa freddo!
Saint Jean de Monts
bassa marea
Saint Hilaire de Riez
Verso il tramonto, l’ora più bella
Il camping di stanotte