Saint Avertine (Tours) – Saumur

31 Agosto 2021 0 Di wp_1499909

22 agosto 2021. 84 km

Dio ci scampi e liberi dalle grandi città, dove si perde sempre la segnaletica dei cammini 😅
Devo seguire l’eurovelo 3 col logo della concha; mi aveva già detto il Bruni che è praticamente il cammino di Santiago e che lui la stava seguendo. Non so quanti chilometri e, soprattutto, quante dure salite mi sono fatta gratis seguendo una segnaletica che usava gli stessi “paneau” per entrambe le direzioni e non è poi così intuitivo sapere in quale stai andando.
Stamattina, dopo aver salutato Elisabeth, Manu e la loro Judith, i miei vicini di tenda con i quali ieri sera ho condiviso una cena a lume di lampadina della Decathlon, parto baldanzosa alla volta di Saumur, non senza aver prima scattato una foto ricordo con loro. Loro sono di Nantes. Stanno facendo qualche giorno di vacanza in bici con borse e tenda ed è  la loro prima volta. Vanno tranquilli, fanno poche decine di chilometri al giorno, ed hanno il problema di non avere il pass sanitario per non avere ancora completato il ciclo vaccinale. Fanno il tampone, che vale due giorni, costa loro 62 euro alla volta e permette di dormire in camping o in albergo, non di prendere un caffè al bar o mangiare in un ristorante, sono obbligati ad avere con loro fornellino e pentolino. Mi, ci, avrebbero ospitato volentieri nella loro casa di Nantes, Toby ha colpito anche con loro, ma ci arriveremo prima che loro siano tornati; peccato, sarà per un’altra volta.
Dicevo, parto baldanzosa alla ricerca della Loira e quando la raggiungo, dopo qualche salita impegnativa e qualche discesa ardita, qualcosa non torna. Io vado verso la foce, quindi nel senso della corrente, le Google maps mi indicano chiaramente fiume alla mia destra. Ma se devo avere il fiume alla mia destra torno indietro! No, perché questo fiume non è la Loira, è lo Cher, un grande fiume e non solo quel piccolo corso d’acqua, evidentemente un ramo secondario, che ricordo di avere attraversato ieri. Anche il campeggio di Saint Avertine é sullo Cher, non sulla Loira. Devo seguire lo Cher fino alla confluenza con la Loira, poi, ovviamente, seguire la Loira.
Trovata finalmente la giusta direzione, pedalo su un percorso molto piacevole lungo lo Cher; attraverso Savonnières, una bella cittadina all’entrata della quale c’è un’area di sosta con un bar che fa crepes o gallettes: pausa pranzo con gallette completa, prosciutto-uovo-emmenthal e la solita panachè. La confluenza è a Villandry, poi si passa per Brehemont, graziosa cittadina in cui faccio una sosta caffè in un bar dove anche si affittano  e riparano bici. Chiedo al barista/ciclista, che all’Italia associa soprattutto Cicciolina (ma se è ungherese!) se non sia il caso di invertire i pneumatici della bici. No, troppo lavoro! Vabbè, uno di questi giorni lo farò io, almeno questo lo so fare anche da sola.
Continuo lungo la Loira in un paesaggio bucolico fra campi, fiori, mucche al pascolo dove Toby scorrazza felice, finché sbocco su una strada e non mi ritrovo più. Poco dopo si svela l’arcano,  sotto forma di una recinzione con filo spinato, percorso da corrente e costellata di cartelli che avvisano del pericolo. Non siamo tornati ai lager nazisti, è “soltanto” la centrale nucleare di Chinon, enorme, credo sia la più grande di tutta la Francia. A meno di non trovarsi sull’altra sponda della Loira, non ci sono alternative a questa strada quindi la percorro finché un ponte non mi permetta di attraversarla. Passata dall’altra parte, sarà la D952, con tratti di corsia ciclabile, a condurmi a Saumur. Mi aveva detto il barista/ciclista di Brehemont che a Saumur c’è un’isoletta sulla Loira sulla quale c’è il campeggio. Ci vado, la reception funziona, ma la cassa è chiusa: lascio documenti e dati e pagherò domattina. Chiedo una piazzola con la corrente: è più cara, mi dice l’uomo che mi ha accolto. Quanto più cara? Con la corrente sono 26 euro. E senza? Va a controllare: 10 euro e 50. Ma come? 15 euro e cinquanta per ricaricare il cellulare per una notte? Ma siamo matti? Va bene senza corrente. Che poi la trovo una presa, proprio di fronte alla mia tenda, in un’area con due tavoli di legno dedicata ai randonneur, ma non riesco ad approfittarne più di tanto, non della corrente, ma della comodità di scrivere ssduta ad un tavolo, per aggiornare il mio blog: cado letteralmente dal sonno, è stata una lunga giornata.

Con Elisabeth, Judith e Manu
Lo Cher, anzi, un ramo dello Cher
Saint Avertine
come dire: questa è la ciclabile, da che parte andare lo saprai tu
Fuori da Tours si comincia a ragionare con la segnaletica
Savonnières
sosta pranzo
Brehemont
la Loira
sembra il mio Ticino
Poi, all’improvviso…
SPQF -Sono Pazzi Questi Francesi
La centrale vista dall’altra sponda, finalmente!
Saumur
e stanotte è luna piena