8 agosto 2020. Sibari – Roseto Capo Spulico

Km 53
Lascio i laghi di Sibari sotto un cielo denso di nuvole. Decisamente il tempo sta cambiando, pioverà anche oggi? Già anche ieri è stata d’obbligo una sosta al coperto del tendone di un bar a Mirto… beh, ne ho approfittato per scrivere il diario…
Comunque per il momento si pedala, dapprima su belle stradine fra campi e pinete, poi sulla 106 attraverso Villapiana, che ha un bel lungomare con ciclabile. Ed è qui che cominciano a cadere i primi goccioloni. È anche l’ora giusta per una pausa pranzo così trovo riparo e sostentamento sotto il grande porticato di un bar ristorante di uno stabilimento balneare. Sarà una lunga sosta, che condivido con due coppie di turisti:loro fanno un pranzo in piena regola, io mi accontento di un gelato e una fetta di anguria più una bella radler gelata che qui hanno. Il pranzo è allietato dalla simpatia del proprietario-cuoco-cameriere, e si potrebbe aggiungere cabarettista. Finché non si scatena il diluvio: piove fortissimo, ma, per fortuna la tettoia sotto cui stiamo tiene.
Finalmente, quando smette, speriamo definitivamente, di piovere, posso riprendere a pedalare, lungo un mare che la pioggia ha reso ancora più bello. Attraverso Trebisacce, poi Amendolara, gemellata con Cerano (NO), vicino a casa mia. L”ora sta già tendendo al tardi quando passo sotto a un bellissimo castello sul mare. Mi fermo a curiosare e, cercando il punto giusto da cui scattare una foto, ecco, su una ripida stradina in salita, il pannello con il nome del comune: Roseto Capo Spulico, gemellato con Romentino (NO). È un segno del destino! Decido di affrontare, ben presto a piedi, la dura salita,e cercarmi da dormire qui: ci sono numerose indicazioni di b&b ed ho già fortuna al primo che incontro: hanno una camera libera. Mi sistemo e mi faccio, a piedi, i due chilometri abbondanti fino al centro storico di questo paesino arroccato su un cocuzzolo. Devo anche cenare e, girovagando tra i vicoletti, mi imbatto nell’unico ristorante, già tutto pieno e con la gente in fila. Un cameriere ha pietà di me e, siccome sono sola, mi trovano un tavolino tipo cuccia del cane, tra il bancone del bar, la porta della cucina e quella della toilette. Fa molto caldo, ma meglio che andare a letto a stomaco vuoto… e, devo dire, in questo ristorante si mangia davvero bene ☺
Villapiana Villapiana Lido Trebisacce Lo scoglio dell’incudine il castello federiciano si sale… … si spinge serata nel borgo antico