22 novembre 2019. Taranto – Castellaneta
Km 50

Taranto – Statte – Massafra – Palagianello – Castellaneta
Mattinata dedicata a Taranto, con Andrea, ufficiale di Marina, a farmi da guida. Bella Taranto, città antichissima, fondata dagli spartani nel 700 a C., con un bel centro, una bella baia comprendente due mari, il Piccolo e il Grande, nessuno dei due in realtà navigabile, il ponte girevole che si apre per permettere il passaggio delle grandi navi, il castello aragonese, le chiese, la città vecchia dove tra gli edifici che cadono a pezzi ne spiccano alcuni restaurati e trasformati in b&b o ristoranti. Il tempo è ancora bellissimo e, nonostante la strada un po’ impegnativa per via delle salite, pedalabili però, nel solo pomerggio mi faccio una cinquantina di chilometri, con la disavventura finale della ciclabile Palagianello – Castellaneta al termine della quale mi ritrovo al buio e senza via d’uscita. Menomale che poco distante c’era, anche se per me irraggiungibile, la caserma dei pompieri. Li chiamo al 115; e per far capire loro dov’ero ce n’è voluta… il bello è che vedevo da una finestra illuminata un pompiere che parlava al telefono con me… ho dovuto fare i segnali agitando il fanalino grande. Così sono arrivati in tre. Il cancello poteva essere scavalcato lateralmente da una persona, ma la bici non ci sarebbe passata nemmeno senza borse. È quindi partita la catena di montaggio: io smontavo un pezzo alla volta, prima il casco, poi lo zaino del campeggio, poi una borsa, poi l’altra, e li passavo al pompiere più vicino che li passava a quello al di là della prima rete che li passava, oltre una seconda rete, ad un terzo sulla strada ed infine ho scavalcato io. Poi, sul piazzale della caserma ho rimontato tutto, mentre un cucciolo di pastore tedesco adottato da loro mi leccava diligentemente le gambe. E dire che la ciclabile recava le indicazioni marroni col logo della bici nelle due direzioni! Ma come si fa a fare una roba del genere?
Taranto Il castello aragonese Monumento dedicato ai marinai Il ponte girevole Grazie Andrea, sei stato una guida perfetta Pedalando lungo l’antico acquedotto… Sulla sinistra l’ex ILVA Statte Una gravina Massafra Pedalando al tramonto sulla ciclabile sul percorso di una ferrovia abbandonata… … dalla quale riesco ad uscire solo grazie ai pompieri