20 novembre 2019. Taviano – Porto Cesareo
Km 57

Taviano – Alezio – Rivabella – Conchiglie-Alto Lido – Nardò – Sant’Isidoro – Porto Cesareo
Che pirla! Se non mi avesse fatto perdere un paio di preziose ore di luce, prima con i suoi cani e poi con un invito a pranzo che celava pure un maldestro tentativo di “seduzione”, almeno una ventina di chilometri in più li avrei fatti, oggi, visto che ho tenuto pure una ragguardevole velocità media superiore ai 14 km/h. Ci deve essere sempre l’evento contrario! Ieri è stata la pioggia, e vabbè, ma oggi… roba da non credersi! Pedalavo su una strada alla fine di un’erta salita; sulla sinistra le indicazioni per Porto Cesareo/Taranto, ma, su un’altra deviazione più avanti, sempre a sinistra, se ne vedevano altre. Scende un tizio da una macchina e chiedo a lui. Mi dice che la prima è la litoranea e poi mi chiede se ho visto due cani, un lupo cecoslovacco e un cucciolo di pastore tedesco. Gli sono scappati ed ha un’aria disperata. Non li ho visti; mi chiede di segnarmi il suo numero caso mai li vedessi. E li vedo infatti, poco più avanti sulla litoranea: hanno un’aria sperduta e continuano ad attraversare la strada, con il rischio che qualcuno li possa travolgere. Chiamo subito il proprietario; arriva in pochi minuti, gli dò anche una mano a badare al cucciolo mentre lui cerca di bloccare il lupo. Mi ringraziano tantissimo, sia lui che il figlio, sopraggiunto nel frattempo. Percorro ancora qualche chilometro e me lo ritrovo sulla strada in macchina. Dice se mi va di mangiare insieme. Credo voglia sdebitarsi, quindi accetto. Dopo che la Kūbiña, privata dei bagagli e della ruota anteriore, è stata caricata nella sua auto e dopo avermi mostrato alcune belle ville degli aristocratici di una volta, si ferma a comprare qualcosa in un supermercato. Ha intenzione di cucinare a casa sua. Avevo pensato a un ristorante, glielo dico anche, ma lui dice che possiamo mangiare fuori anche a casa sua. Ambiente squallido, non brutto, ma si vede che non ci vivono. Comincio a pentirmi di avere accettato questo invito, sarebbe stato decisamente più piacevole consumare il mio panino sulla spiaggia, quando questo qui salta fuori con la proposta: “se ti va… solo se ti va” di avere un po’ di intimità. Certo che non mi va! Ma come si permette? Dopo che gli ho pure ritrovato i cani! Gli dico che ho fretta, che mi ha fatto sprecare delle ore di sole, che lasci perdere la pasta, tanto l’acqua non bolle mai. Mangiamo la mozzarella e la frutta in un clima di freddezza poi mi aiuta a recuperare la bici e riprendo la mia strada. Mi ha già rovinato la giornata! Vabbè, vediamo il lato positivo: la mozzarella era buona e le ville belle. Proseguo finché un bellissimo tramonto, sul mare, visto che siamo sulla costa jonica, non mi accompagna fino a Porto Cesareo. Albergo a quattro stelle a 40 euro se pago in contanti e cena in camera con quello che avrebbe dovuto essere il mio pranzo. Giretto finale caffè più bancomat. Buonanotte.
Taviano I danni della Xilella qui sono ben evidenti Alezio Rivabella Conchiglie-Alto Lido Verso Nardò antica masseria pugliese Le ville di Nardò Porto Cesareo Holel **** Che lusso stanotte!